PIANI DI ASCOLTO
Una residenza artistica incentrata sulla fotografia e sul video come strumenti di indagine sociale, alfabeti espressivi che, in quanto legati all'immagine, sono capaci di interpretare i sogni, descrivere i sentimenti e raccontare i vissuti. Un linguaggio come quello della fotografia fa sintesi tra esperienza e comunicazione e si propone quale dispositivo di integrazione tra mente e corpo, immagini e pensiero.
An artistic residency focused on photography and video as tools of social investigation where languages related to the image represent an alphabet capable of interpreting dreams, describing feelings and recounting experiences. A language such as photography makes a synthesis between experience and communication and is proposed as a device for integrating mind and body, images and thought.
direzione artistica Manuel Canelles
format laboratorio fotografico e progetto caravan a cura di Christian Martinelli.
in collaborazione con Officine Vispa
con il contributo della Ripartizione cultura italiana della Provincia di Bolzano.
CONCEPT
Per "piani di ascolto", in gergo cinematografico, si intendono inquadrature ravvicinate di parti del pubblico e di altri personaggi che reagiscono chi in un modo chi in un altro alle azioni del protagonista. In sostanza sono immagini di rattoppo, utili per il montaggio. Il progetto PIANI DI ASCOLTO intende rovesciare la questione e rendere chi ascolta, il centro vero dell'immagine. Protagonisti del progetto, infatti, le persone che all’interno delle attività dello sviluppo di comunità solitamente operano fuori dai riflettori, attivando azioni generative e di ricezione di ascolto.
"Listening planes," in film jargon, mean close-up shots of parts of the audience and other characters reacting some in one way and some in another to the protagonist's actions. In essence, they are patching images, useful for editing. The PLANES OF LISTENING project intends to reverse the issue and make the listener, the true center of the image. Protagonists of the project, in fact, the people within community development activities usually operate out of the spotlight, activating generative actions and receiving listening.
STORIA / HISTORY
2021
La prima azione del progetto avviene nel 2021 attraverso l’utilizzo di un caravan che divenuto al contempo macchina fotografica stenopeica, spazio di incontro e camera oscura, dove il buio è diventato generativo. I partecipanti ai laboratori e gli abitanti di Via Maso della Pieve prima e del quartiere Don Bosco dopo, hanno avuto la possibilità di raccontarsi, osservare e trasporre nelle immagini qualcosa di sé. Gli scatti fotografici sono stati sviluppati collettivamente ed esposti al pubblico nello spazio dello sviluppo di comunità OfficineVispa di Bolzano alla Rotonda di Via Sassari.
The first action of the project takes place in 2021 through the use of a caravan that became at the same time pinhole camera, meeting space and darkroom, where darkness became generative. Participants in the workshops and residents of Via Maso della Pieve first and the Don Bosco neighborhood later had the opportunity to tell their stories, observe and transpose something of themselves into images. The snapshots were developed collectively and exhibited to the public in the OfficineVispa community development space in Bolzano at the Rotonda in Via Sassari.
2022
Nel 2022 il progetto si è trasferito al quartiere OLTRISARCO e ha coinvolto alcuni studenti del Liceo Artistico Pascoli di Bolzano. Sempre in sinergia con OfficineVispa, è stata realizzata una vera e propria indagine sul territorio, una sorta di storytelling visivo e narrativo che ha permesso un transito di comunicazione tra spazio abitato ed esperienza relazionale. Le interviste e le domande sono state realizzate dalle/dai partecipanti al progetto. A concludere un emozionante concerto in piazza.
In 2022, the project moved to the OLTRISARCO neighborhood and involved some students from the Liceo Artistico Pascoli high school in Bolzano. Again in synergy with OfficineVispa, a real survey of the area was carried out, a kind of visual and narrative storytelling that allowed a transit of communication between inhabited space and relational experience. Interviews and questions were conducted by/of the project participants. An exciting concert in the square concluded.
2023
Nel 2023 PIANI DI ASCOLTO si è intrecciato con il progetto CUBE e si evoluto nell’azione culturale WISHBOX, una scatola di desideri, appunto, una sperimentazione di distribuzione poetica attraverso un contenitore di sogni, poesie e pensieri positivi. In un’epoca segnata da conflitti su larga scala e capillari tensioni quotidiane o apprensioni legate a una perdurante condizione di precarietà, WISHBOX ha offerto a ciascuno la possibilità di essere raggiunto da (e al contempo stesso di donare) parole di conforto, cura, gentilezza, attenzione. E’ stato così immaginato un “cubo infinito”, una versione particolare del cubo di Rubik, in cui i colori dei nove quadrati che compongono le facce del cubo sono anch’essi nove anziché sei, aprendo all’infinito il tentativo di creare facce di uno stesso colore.
PLANES OF LISTENING became intertwined with the CUBE project and evolved into the cultural action WISHBOX, a wish box, precisely, an experiment in poetic distribution through a container of dreams, poems and positive thoughts. In an age marked by large-scale conflicts and capillary daily tensions or apprehensions related to an enduring precarious condition, WISHBOX offered each person the possibility of being reached by (and at the same time giving) words of comfort, care, kindness, attention. Thus an "infinite cube" was imagined, a special version of the Rubik's cube, in which the colors of the nine squares that make up the faces of the cube are also nine instead of six, opening up to infinity the attempt to create faces of the same color.
So on the day of the winter solstice, participants (high school students and neighborhood residents) were accompanied blindfolded inside the structure to listen to audio tracks broadcast through specially prepared speakers that conveyed poems and wishes. Students were able to record confidences and wishes that were posted in (near) real time on the dedicated web page, almost another face of the cube. The cube was transported by a procession of students along the bike path from the school through Europa Park to the Casanova neighborhood where, in collaboration with OfficineVispa, the experience with the neighborhood residents in the Anne Frank Square was repeated, with both listening to the poems inside the cube and recording the voices expressing the neighborhood's wishes.
Così il giorno del solstizio d’inverno, i partecipanti (studenti del liceo e abitanti del quartiere) sono stati accompagnati bendati all’interno della struttura per ascoltare le tracce audio diffuse attraverso diffusori appositamente predisposti che veicolavano poesie e desideri. Gli studenti hanno potuto registrare confidenze e desideri che sono state inserite in tempo (quasi) reale nella pagina web dedicata, quasi un’ulteriore faccia del cubo.
Il cubo è stato trasportato da un corteo di studenti lungo la passeggiata ciclabile che dalla scuola, attraverso il parco Europa, giunge al quartiere Casanova dove, in collaborazione con OfficineVispa, è stata ripetuta l’esperienza con gli abitanti del quartiere nella piazzetta Anne Frank, sia con l’ascolto delle poesie all’interno del cubo che con la registrazione delle voci che esprimono i desideri del quartiere.